sabato 2 aprile 2011

IPERICUM

Nei tempi antichi e per tutto il Medioevo si credeva che l’iperico avesse il potere di mettere in fuga gli inviati del diavolo, da qui il nome popolare di “scacciadiavoli”. Inoltre si prescriveva nelle malattie mentali che si pensava fossero di origine maligna: si appendeva un mazzetto d’iperico alla porta delle case e si dormiva con un ramoscello sotto il cuscino per allontanare il malocchio. Era molto usato, inoltre, per la cura di ferite di armi da taglio e per questo chiamato “erba militare” tanto che ai tempi degli antichi Greci, delle Crociate ed anche in quelli dello Zar di Russia il suo olio veniva dato in dotazione all’esercito. L’iperico è anche chiamato l’Erba di San Giovanni perché in molti paesi del Nord Europa c’è la tradizione di raccogliere questa erba nel giorno dedicato al santo, cioè il 24 giugno. In questa notte, secondo antiche leggende, tutte le streghe e gli spiriti maligni si danno appuntamento agli incroci delle strade e celebrano riti magici fino all’alba.E’ per questo che l’iperico,raccolto prima del levar del sole e al lume di una lucciola, prenderebbe “poteri” magico-divinatori. Un rametto di iperico raccolto durante la notte di San Giovanni è utile soprattutto alle ragazze in età da marito alle quali il sapere popolare consiglia di appenderlo fiorito sopra il letto: se il loro matrimonio avrà possibilità di riuscita il ramoscello rimarrà fresco, se invece non vi è questa possibilità appassirà.

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